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L'autore sceglie un tradizionale pattern geometrico per mostrare che la qualità dei risultati non è determinata dalla forma, ma dall'uso dei colori. Tornquist usa un pattern pittorico caratteristico di una specifica fase della sua carriera artistica. Bisogna infatti tornare agli anni '60 quando sviluppa un'idea che lo aveva impegnato per un lungo periodo. In ciascun rettangolo la luce è decomposta negli otto colori del cerchio cromatico, cosicché la luce diventa visibile attraverso l'uso dei colori. Ogni rettangolo è composto da coppie opposte complementari per raggiungere la massima luminosità cromatica.

Jorrit Tornquist
Jorrit Tornquist nasce a Graz, Austria, nel 1938, ma dal 1992 ha ottenuto anche la cittadinanza italiana. Jorrit è prima di tutto un pittore. Insegna “light color” al Politecnico di Milano, presso la Facoltà di Design industriale, presso la Facoltà di Architettura di Gratz e all’Accademia Carrara di Bergamo. Jorrit ha studiato i colori e la loro percezione per 40 anni, partendo da un approccio molto scientifico, basato su un’accurata sperimentazione sul colore, la densità e la chiarezza e sull’analisi degli effetti complementari, seguendo la tradizione della Concrete Art. In seguito, l’artista prende consapevolezza dell’insufficienza dell’arte, che si limita a progetti geometrici. Per questo Tornquist elabora la sua “Teoria del Colore”, basata sulla sua conoscenza tecnica, combinata con la sensibilità personale e lo studio degli effetti dei colori sull’umore. La fusione di elementi scientifici e psicologici nel suo lavoro e il suo tentativo di conciliare il valore strutturale-cromatico dei colori con il valore sensitivo-affettivo, rappresentano le più importanti innovazioni dell’artista.
Jorrit Tornquist
Jorrit Tornquist nasce a Graz, Austria, nel 1938, ma dal 1992 ha ottenuto anche la cittadinanza italiana. Jorrit è prima di tutto un pittore. Insegna “light color” al Politecnico di Milano, presso la Facoltà di Design industriale, presso la Facoltà di Architettura di Gratz e all’Accademia Carrara di Bergamo. Jorrit ha studiato i colori e la loro percezione per 40 anni, partendo da un approccio molto scientifico, basato su un’accurata sperimentazione sul colore, la densità e la chiarezza e sull’analisi degli effetti complementari, seguendo la tradizione della Concrete Art. In seguito, l’artista prende consapevolezza dell’insufficienza dell’arte, che si limita a progetti geometrici. Per questo Tornquist elabora la sua “Teoria del Colore”, basata sulla sua conoscenza tecnica, combinata con la sensibilità personale e lo studio degli effetti dei colori sull’umore. La fusione di elementi scientifici e psicologici nel suo lavoro e il suo tentativo di conciliare il valore strutturale-cromatico dei colori con il valore sensitivo-affettivo, rappresentano le più importanti innovazioni dell’artista.
